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Ascesa, evoluzione e futuro degli Sms

Un po’ di storia sull’ evoluzione degli sms e del mobile

Partiamo subito col dire che il mondo delle telecomunicazioni e soprattutto della telefonia è cambiato. Il business telefonico e le offerte sms dei primi anni 90 si sono sgonfiati, vittime di app e social che offrono sms gratuiti o diverse modalità di connessione tra utenti.

Il primo sms della storia è stato mandato circa 25 anni fa, mentre la prima azienda a mandare un sms tra cellulari è stata Nokia.

La parola SMS, che vuol dire Short Message Service, è uno dei simboli incontrastati degli anni 90. In Italia la parola sms, inoltre, si lega indissolubilmente a famose pubblicità di note compagnie telefoniche, le cui procaci testimonial ne sono l'essenza.

La sua forza dirompente deriva dall'essere veloce, incisivo e asincrono. In soli 160 caratteri, l'interlocutore comunica qualcosa al destinatario e quest'ultimo, per la prima volta nella storia, ha avuto la possibilità di dare a posteriori un feedback telefonico.

Nella telefonata ciò non avveniva e non avviene, chi risponde ad una chiamata dà subito un feedback, seppur breve. Con l'sms, il destinatario può invece visualizzare e rispondere al messaggio anche dopo ore o giorni.

Il messaggio pian piano prende così il posto della corrispondenza epistolare, la digitalizzazione soppianta le lettere e l'inchiostro, abbattendo i tempi di consegna e ricezione del feedback.  

L'occasione “SMS” come business di massa

La forte componente legata alla novità, all'appartenenza ad uno status symbol, alla prima interconnessione testuale e ad un fenomeno che non arrestava a placarsi, ha permesso di sfruttare i messaggi come nuova fonte di guadagno.


Nascono così i pacchetti sms, con promozioni ad essi dedicati, che includevano grosse mole quotidiane di sms a basso costo e che diventavano un vero “Must” per gli adolescenti degli anni 90.

Chi non si è fiondato presso un tabaccaio, giornalaio o rivenditore autorizzato per acquistare l'ambitissima Summer card? Orde di ragazzini e più o meno adulti con la pruriginosa urgenza di mandare sms ad amichetti e fidanzatini.

Big company come Telecom, che avevano puntato tutto su campagne come “Mi ami, o non mi ami e mi pensi, ma quanto mi pensi?”, che mirava ad abbonamenti voce pensati per tutti gli innamorati d'Italia, hanno subito l'avvento degli sms, e di una drastica riduzione dei loro introiti.     

Gli sms, sono stati la pietra tombale di queste “abitudini telefoniche”, perché forti di pacchetti da 100 sms al giorno, in strategici periodi finestra annuali, sono diventati i protagonisti incontrastati di un era.

Pochi sanno che il 90% degli introiti degli operatori arrivava proprio dagli sms e che l'evoluzione di questi ultimi in MMS, è stata una fonte immensa di business.

Il Multimedia Message Service era infatti un messaggio multimediale in cui era possibile trasmettere messaggi contenenti oggetti multimediali come immagini, audio, video, testo formattato.

Per cavalcare l'onda sono nati velocemente i primi servizi di intrattenimento tramite sms. Messaggi con link wap push, in cui bastava cliccare per ritrovarti sul cellulare, loghi, sfondi, suonerie e tanto altro. Poco importava dei lunghi tempi di ricezione del contenuto, il risultato valeva sicuramente l'attesa.

Nascono persino abbonamenti sms settimanali per l'oroscopo, in cui era possibile iscriversi al segno zodiacale di riferimento ed avere previsioni giornaliere sulle incombenze quotidiane.

Ovviamente in un contesto come questo, è stato facile integrare e creare anche servizi di chat sms, con community numerosissime, progenitrici dei vari Badoo o Facebook.

Ma attenzione, il mondo digitale e internet in generale, sono dei veri buchi neri che viaggiano alla velocità della luce e col tempo ciò che sembrava intramontabile, ha lasciato posto a quelle che sono le realtà multimediali attuali. 

Ed oggi, che fine hanno fatto gli sms?

Internet con piattaforme gratuite o a basso costo, ha totalmente rivoluzionato il mondo della comunicazione ed ovviamente anche dei messaggi.

Tuttavia, possiamo dire che gli short message classici, al contrario dei vari prodotti e servizi ad essi legati, non sono morti, ma hanno trovato una nuova collocazione.

Infatti, se rimangono sicuramente in voga nella fascia over della popolazione e per la maggior parte dei mobilers sono ormai preistoria, lo stesso non si può dire per le aziende o per chiunque voglia fare business

Il perché è presto detto: il loro alto tasso di apertura rappresenta un grosso potenziale di conversione e di possibili guadagni.

Un sms cattura subito l'attenzione, arriva sul tuo cellulare e ti propone il servizio, l'offerta, il bonus o codice sconto del tuo rivenditore di fiducia (vedi nostro vecchio articolo qui: https://bit.ly/2uSKmfc).

L'sms è diventato persino mezzo che veicola l'acquisto, infatti oggi varie piattaforme permettono di acquistare biglietti per bus, abbonamenti e di completare transazioni di qualsiasi tipo, solo con l'invio di un messaggio. 

Ed ora? Cosa ci riserva il futuro?

Evoluzione, velocità e interconnessione saranno fattori primari che guideranno i nuovi servizi di messaggistica.

Il futuro, ci riserverà piattaforme sempre piu' evolute, che rimpiazzeranno l'applicazione standard degli Sms e daranno vita a nuove funzionalità. Si potranno infatti fare conversazioni di gruppo, sapere chi ha letto un messaggio inviato, mandare video, foto e allegati, creare landing page da cellulare e persino campagne di marketing con grafiche sempre più complete. Ovviamente tutto, con super velocità.

Adesso, attendiamo con trepidazione gli sviluppi di quella che si preannuncia come la nuova guerra della telefonia.

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